SD Worx, Demi Vollering racconta la sua annata difficile: “Mi sono sentita frustrata. Mi vergognavo di come avevo corso al Mondiale”
L’ultima stagione di Demi Vollering alla SD Worx è stata tutt’altro che facile. La scalatrice neerlandese, nonostante le 15 vittorie di livello WorldTour, non è stata in grado di centrare i suoi grandi obiettivi per il 2024, ovvero il Tour de France e il Campionato del Mondo di Zurigo, dove partiva con i favori del pronostico. Alla Grande Boucle, anche per colpa di una caduta dolorosa, ha chiuso al secondo posto nella generale per soli 4 miseri secondi dietro la polacca Kasia Niewiadoma (Canyon//Sram), mentre al Mondiale non è nemmeno riuscita a salire sul podio e ha visto vincere la sua compagna di squadra, e rivale, Lotte Kopecky. Ma le difficoltà maggiori la Vollering le ha trovate proprio all’interno del suo stesso team, dove si era venuto a creare un clima teso per vari motivi, su tutti il rapporto di dualità con la Kopecky.
“Quest’anno, in realtà, abbiamo sempre corso con due piani: uno per Lotte e uno per me. Ma io do il meglio con una strategia chiara. Così so dove mi trovo – ha detto la Vollering, prima di parlare anche delle difficoltà di comunicazione con la compagna di squadra nel finale di questa stagione – Ho cercato di tenermi in contatto, ma la comunicazione è rimasta a senso unico. A un certo punto ho pensato: ormai è finita”.
Il clima in squadra è diventato ancor più pesante dall’inatteso annuncio che Anna van der Breggen, sua allenatrice e team manager, sarebbe tornata a gareggiare nella prossima stagione. Una notizia appresa dalla Vollering solo grazie ai social media e che l’ha colta totalmente di sorpresa. “Mi sono sentita frustrata. Sapeva tutto di me, anche che l’anno prossimo sarebbe stata una mia concorrente – ha detto la 28enne neerlandese, che però ha sempre cercato di essere positiva anche nel corso di una stagione così complicata – La squadra mi ha aiutato a crescere enormemente. Per questo ho cercato di mantenere una buona atmosfera per tutta la stagione, anche se a volte è stato difficile”.
Una cocente delusione è arrivata anche dal Mondiale di Zurigo, dove partiva da grande favorita ma è riuscita a chiudere solamente al quinto posto, battuta allo sprint proprio dalla compagna di squadra belga Lotte Kopecky. “Mi vergognavo di come avevo corso. Tutto ciò che potevo sbagliare, l’ho sbagliato. Volevo così tanto vincere che mi sono completamente bloccata – ha evidenziato la Vollering, che ha poi subito diverse critiche per la sua condotta di gara – Mi sentivo già in colpa, e poi ci si mette anche questa marea di reazioni negative. Questo mi ha fatta a pezzi”.
Nella prossima stagione, con la maglia della FDJ-SUEZ la ciclista neerlandese spera di riuscire a raddrizzare un’annata storta e vuole farla con il giusto spirito. “Sono estremamente motivata a fare il botto l’anno prossimo. Voglio dimostrare di essere non solo una buona ciclista, ma anche una leader. So che devo affrontare le cose in modo diverso, osando di più. Ma rimango anche fedele a me stessa. Le mie emozioni, la mia grinta, mi rendono quella che sono. Il ciclismo è un’altalena. A volte prevale la voglia di vincere, a volte la paura di perdere. Si tratta di rimanere in equilibrio”.
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